24.2.07

SE PUOI AIUT .. IAMOCI

Ebbene si!!! Questa pagina è dedicata ad una malattia non conosciuta da tutti, o meglio, non è conosciuto quello che succede veramente ad un malato di parkinson, e alla sua famiglia, cosa comporta e quante sfaccettature ha.
Purtroppo è un problema che mi tocca personalmente e devo dirvi che non è per niente facile convivere con un malato di parkinson, anche se nel mio caso non influisce principalmente sul sistema motorio ma su quello neurologico....il che è peggio.
Ho deciso di parlarne un po per sfogo e un po per chiedere aiuto a chiunque sappia consigliarmi, su dove potermi informare in maniera obbiettiva e su come comportarsi con un malato di parkinson che soffre di allucinazioni e travolge la famiglia in situazioni a volte .... SPIACEVOLI!!!
Ho deciso di sfogarmi anche perchè si arriva ad un punto che non sai cos'è meglio x il malato, la medicina fa tanto...ma poco, se si considera che in alcuni casi, come il mio, i rimedi per poter "tranquillizzare" la situazione consistono in medicinali che non aiutano a far regredire questa assurda malattia, ma a "disattivarla",xò contemporaneamente agiscono anche sulle altre funzioni del malato, in poche parole ti addormentano il cervello, in che senso??? Semplice, immaginate di dormire con gli occhi aperti, vedete le cose passarvi davanti ma non avete stimoli a reagire, apatia completa, a questo punto la mia domanda, è giusto?? ma x chi, per noi che gli stiamo accanto, e il malato??? E' possibile che non ci siano altri rimedi??? Allora il dilemma!! Dare o non dare questi madicinali, io li ho visti in azione sulla mia cara nonna e vi giuro che non è un bel ricordo, avete presente una candela che si consuma lentamente, ecco, come idea rende abbastanza, e poi..quei suoi momenti di lucidità erano gli unici in cui la vedevo sorridere e scherzare, ma quel suo problema alla testa.... soffriva x un dolore troppo grande al cuore(in senso affettivo) e cosi incomincava con dei lamenti, dei lunghi lamenti, che ti struggevano il cuore, e allora...SOLITO DILEMMA.. medicina si...medicina no...in quel caso la decisione fu presa..MEDICINA SI. e così fu.Iniziò la terapia , niente + lamenti ma anche niente + sorrisi e smorfiette affettuose, una plastica sul suo viso...sempre lo stesso.Mi ricordo che ti osservava con quegli occhietti e sembrava chiederti qualcosa, ma cosa??? Finirla forse.....
Anche se il problema della mia cara nonna non era lo stesso del mio babbo, perchè è di lui che parliamo, quel MEDICINALE è tornato sulla scena, ecco dice il medico, per risolvere il problema, questo è il medicinale....mi sono sentita il mondo crollare addosso.
No, non può essere, non voglio, ripetere quell'esperienza è fuori discussione, ma allora che fai???
Più passa il tempo è più si complica la situazione, mi rendo conto che vivere con lui a volte e snervante e non solo, ma è il babbo, come posssiamo pensare di dargli quella medicina, come possiamo essere così egoisti, perchè è così che ti senti, egoista, per il semplice fatto che pensi a te e non al malato, ma è davvero così, ma è possibile che non c'è altra soluzione.....io vorrei tanto saperne abbastanza da prendere questa decisione, ma posso ritenermi in parte fortunata, perchè non devo essere io, come per mia nonna a farlo....CHIAMATELA FORTUNA!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dolce Kalpe,quello che riveli su questo post,è a dir poco, drammatico. Però in té vedo una grande forza, tanto amore. Spera. A volte la vita può riservare anche belle sorprese. Dal di fuori, è facile dare consigli, buone parole, infondere coraggio, ma in te c'è un cuore che batte, non c'è indifferenza. Qualunque sarà la scelta sono certo che sarà leggera e soprattutto finalizzata al bene di papà, non al tuo. Non sò dove vedi tu questo egoismo. Il dolore è una componente essenziale della vita, tutti vorremmo evitarlo, ma tutti lo conosciamo profondamente.
Dolce Kalpe la vita continua.